venerdì 4 novembre 2011

QUEL FATALE SECONDO QUARTO

buono l'afflusso di gente alla palestra comunale
DINAMO IMOLA - STARCARS RAVENS 51-74 
(16-18,18-41,36-55,51-74)


DINAMO IMOLA:  Giacomelli 31, Brunori 2, Salvatori 6, Aramini 2, Minardi 2, Laghi 4, Roncassaglia 4, Altieri, Nanni, Franceschelli, Ragazzini. all: Mantellini

STARCARS RAVENS: Falconi 7, Baroncini 1, Zappi22, Franzoni12, Balducci 10, Castagnari 8, Neri 8. all: Poggi



A volte serve una sconfitta per rialzare la testa. Era successo cosi con il San Giacomo, poi è arrivata la vittoria con il Circolo Sant'Eustachio. Può darsi che la sconfitta di ieri ci spinga a voler vincere venerdi 11 Nov. in casa della Cestistica Forum Cornelii. Ho visto una squadra che a differenza di una settimana fa ha avuto un inizio inverosimile. Siamo andati in vantaggio contro i Ravens, 16-10 sul finire del primo quarto con una buona impostazione d'attacco. Poi quel fatale time out chiamato dagli ospiti che ci ha spento la lampadina. Da li in poi, per tutto il secondo quarto abbiamo subito il monologo dei Ravens che hanno inflitto un parziale di 31-2. La palla pian piano diventava sempre più pesante per tutti i ragazzi. Poi Giacomelli è tornato in cattedra e tutti si sono risvegliati. La squadra ha ripreso a girare e il gap di 23 punti pian piano è calato fino a -14 nell'ultimo quarto. Per un attimo ho pensato all'ultima partita. Questa volta però l'avversario si chiamava Ravens, semifinalista della scorsa stagione, vincitrice del titolo 2 stagioni fa, squadra che ad ogni incontro ci dava minimo 40 punti. Finire a -23 è stato un notevole passo in avanti per tutti, per chi ha segnato, per chi non ha segnato, per chi ha giocato tanto e poco. Per chi voleva vincere e per chi imparerà a vincere. Nell'attesa di ciò aspetto sempre il risveglio di Manu, aspetto che Ronca riprenda a fare almeno 10 punti a partita, aspetto che Paco impari a menare forte, aspetto l'arrivo di Berretta, aspetto le bombe di Cesche e la mano calda di Raga dalla sua zolla. Questa è la Dinamo e questa è la strada e se non fosse stato per quel maledetto secondo quarto...

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